A colourful life.. Storia delle Cose - History of things - 故事的东西 (approfondimento del corso di Storia delle Cose tenuto dal Professor Vittorio Marchis al Politecnico di Torino nell'a.a. 2016/2017)
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lunedì 31 ottobre 2016
ABBECEDARIO
STEP 9
A....antico
B....bronzato
C...cromato / cornice
D...di Baviera
E...elmo
F...filo
G...galvanizzato
H...Handel, la cui opera più importante è Ottone, re di Germania
I...I, Ottone I di Sassonia
L...lega
M...maniglia
N...nichelato
O...ottone
P...pittore, Ottone Rosai
Q...quadro
R...rodiatura
S...satinare
T...Trebbia, Ottone è un comune sull'Appennino ligure, Tromba
U...utensile
V...violini
Z...zincare
lunedì 24 ottobre 2016
le perle di saggezza...
STEP 8
I DETTI CHE RISPECCHIANO LA REALTA'....
- "Ottone, rame e stagno, assai denari e poco guadagno"
- "oro del Giappone, che in Italia si chiama ottone".
Il Giappone interviene solo per necessità di rima. L'oro del Giappone = Oro falso, metallo vile che vuole imitare l'oro.
...COME ERA VISTO L'OTTONE NEL PASSATO ?
abete
Raccogliere le pinne di questa conifera , e appenderle nei giardini o nei vigneti, era considerato, un tempo, un'infallibile scongiuro per preservare dal gelo le colture della terra. Questo, spiega, perché in molte case della Sicilia, soprattutto in campagna, la pigna di pietra o di ottone, è tutt'ora, ornamento di cancelli, staccionate e stipidi.
Di invenzione abbastanza recente, gli spilli appaiono sul mercato europeo e diventano di uso comune solo ai primi del XV° secolo e subito con la pessima reputazione di portare male ai loro possessori, oggetti comunque appuntiti da non regalare e soprattutto da non prestare mai in quanto menagrami. Sembra infatti che l’inventore, il venditore, l’introduttore sul mercato e la protettrice di chi inventò lo spillo morissero malamente nel giro di poco tempo. Ma vediamone la storia, narrata come una favoletta in un vecchio giornale femminile dei primi del ‘900.
“L’inventore degli spilli fu, a quanto si racconta, un ottonaio della Turenna, in Francia, che, smanioso di far fortuna, cercava continuamente un mezzo per arricchire.
Avendo attività e perseveranza non comuni, egli inventò la filiera per perfezionare la tiratura del filo di ottone ed ottenere così sottilissimi spilli, e la notte in cui fece l’ultima prova della sua scoperta, vedendone la buona riuscita, si inginocchiò per ringraziare Dio ed esclamare: - finalmente sono ricco! Il filo che tirai per questi spilli sottili può servire per attaccare le mantiglie e le cappe delle signore e tutte le donne vorranno averne! Sarò nominato maestro ottonaio come il mio padrone, potrò chiedere un privilegio al re e diventerò enormemente ricco!!-.
Sventuratamente, le speranze del povero operaio andarono presto in fumo: il suo principale, geloso della sua invenzione, lo fece arrestare come ladro, accusandolo di avergli rubato il filo di ottone che era servito per confezionare i primi spilli e l’inventore dovette ritenersi fortunato se fu condannato soltanto a partire dalla sua città anziché essere condotto in prigione.
Col denaro degli usurai il povero inventore aveva però fabbricato alcune migliaia di spilli, che i creditori vendettero subito, per recuperare almeno una parte dei loro crediti, a un bretone di nome Giovanni Serquia, che a sua volta le rivendette con grande profitto: sarebbe con queste vendite diventato certamente milionario, ma vicende politiche di cui si era poco opportunamente occupato lo portarono in breve sul patibolo dove fu decapitato.
Gli spilli tuttavia erano ormai diventati un oggetto desiderabile pur se rari e molto costosi, tanto che all’inizio furono utilizzati solo dai reali e dagli appartenenti alle classi più nobili: si racconta che la dama di Beaujeu, figlia di Luigi XI, fra i doni di nozze ricevesse addirittura un intero astuccio di spilli sottilissimi.
La fatale influenza negativa degli spilli colpì però subito anche quella infelice regina, che nel giro di breve tempo salì sul patibolo: da allora la superstizione popolare vuole che porti sfortuna regalare spilli e aghi in genere.”
“L’inventore degli spilli fu, a quanto si racconta, un ottonaio della Turenna, in Francia, che, smanioso di far fortuna, cercava continuamente un mezzo per arricchire.
Avendo attività e perseveranza non comuni, egli inventò la filiera per perfezionare la tiratura del filo di ottone ed ottenere così sottilissimi spilli, e la notte in cui fece l’ultima prova della sua scoperta, vedendone la buona riuscita, si inginocchiò per ringraziare Dio ed esclamare: - finalmente sono ricco! Il filo che tirai per questi spilli sottili può servire per attaccare le mantiglie e le cappe delle signore e tutte le donne vorranno averne! Sarò nominato maestro ottonaio come il mio padrone, potrò chiedere un privilegio al re e diventerò enormemente ricco!!-.
Sventuratamente, le speranze del povero operaio andarono presto in fumo: il suo principale, geloso della sua invenzione, lo fece arrestare come ladro, accusandolo di avergli rubato il filo di ottone che era servito per confezionare i primi spilli e l’inventore dovette ritenersi fortunato se fu condannato soltanto a partire dalla sua città anziché essere condotto in prigione.
Col denaro degli usurai il povero inventore aveva però fabbricato alcune migliaia di spilli, che i creditori vendettero subito, per recuperare almeno una parte dei loro crediti, a un bretone di nome Giovanni Serquia, che a sua volta le rivendette con grande profitto: sarebbe con queste vendite diventato certamente milionario, ma vicende politiche di cui si era poco opportunamente occupato lo portarono in breve sul patibolo dove fu decapitato.
Gli spilli tuttavia erano ormai diventati un oggetto desiderabile pur se rari e molto costosi, tanto che all’inizio furono utilizzati solo dai reali e dagli appartenenti alle classi più nobili: si racconta che la dama di Beaujeu, figlia di Luigi XI, fra i doni di nozze ricevesse addirittura un intero astuccio di spilli sottilissimi.
La fatale influenza negativa degli spilli colpì però subito anche quella infelice regina, che nel giro di breve tempo salì sul patibolo: da allora la superstizione popolare vuole che porti sfortuna regalare spilli e aghi in genere.”
Alcuni oggetti scaramantici realizzati in ottone :
CORNO IN OTTONE
CORNO CON GUFO IN OTTONE TASCABILE O DA BORSA
SIRENA IN RAME E OTTONE BASE IN LEGNO (MARE)
SIRENA IN RAME E OTTONE
VESUVIETTO IN RAME ED OTTONE
domenica 23 ottobre 2016
...uno tuffo nel cinema...
"Color plays an enormous part in how a movie makes us feel (or a photo for that matter). In fact, when you look back at a movie, one of the most prominent memories will be how it was colored. Maybe not on a conscious level, but the color palate ultimately gives a movie its feel."
Cinema Palettes breaks the color palate down from some poplar movies. This can serve as a great reference tool when you are seeking inspiration or wanting to set the look for a clip of your own.
Certamente, il fatto che una palette sia considerata buona per uno stato d'animo o per un buon film, non comporta che ciò valga lo stesso per il tuo umore , ma può aiutarti a capire internamente la connessione tra colore e stato d'animo.
pomi d'ottone e manici di scopa, 1971, Walt Disney
Il film si basa in parte sui romanzi Il magico pomo d'ottone, ovvero come diventare una strega in dieci facili lezioni (The Magic Bed Knob; or, How to Become a Witch in Ten Easy Lessons), del 1943, e Falò e manici di scopa (Bonfires and Broomsticks) scritti da Mary Norton.
Nei cinema Pomi d'ottone e manici di scopa è stato proiettato per la prima volta il 7 ottobre 1971 negli Stati Uniti.
La colonna sonora del film Pomi D'Ottone e Manici di Scopa è stata curata da Irwin Kostal, Richard M. e Robert B. Sherman.
sabato 22 ottobre 2016
L'utilità dell'ottone nel tempo
STEP 6
Lega di rame e zinco, fu la più importante delle nuove leghe dell’età classica. Con l’aggiunta di zinco al rame si ottengono leghe progressivamente più resistenti, più dure e meno
malleabili del rame puro, fino a che il contenuto di zinco non raggiunga circa il 40 per cento. In questo campo sono comprese le varietà più utili d'ottone, la cui caratteristica generale è costituita dalla vasta gamma di proprietà,che si possono ottenere non soltanto con la variazione della composizione ma anche con la lavorazione a freddo.
TITOLO: La dilatazione lineare
SCOPO: Verificare che un corpo sviluppato in lunghezza che riceve calore aumenta la propria lunghezza, e che materiali diversi che ricevono la stessa quantità di calore si dilatano in modo differente.
MATERIALI: scala graduata con ago, cronometro, becco bunsen, aste di ottone, ferro e alluminio.
PROCEDIMENTO: Abbiamo riscaldato per un minuto esatto le tre aste di metalli differenti, collegate ad un ago, in modo tale che, allungandosi, provocavano la rotazione dell'ago. L'ago era sufficientemente lungo da permetterci di visualizzare chiaramente l'allungamento, che, altrimenti, sarebbe stato difficile da quantificare.
1) con l'asta di alluminio l'ago si sposta in senso orario di 6 tacche.
2) con l'asta di ottone l'ago si sposta di 5 tacche.
3) con l'asta di ferro l'ago si sposta 2,5 tacche.
Questo significa che l'alluminio rispetto all'ottone e al ferro ha un maggiore coefficiente di dilatazione lineare.
TITOLO: Conducibilità termica
SCOPO: Valutare la velocità di propagazione del calore (conducibilità termica) attraverso tre corpi solidi differenti
MATERIALE: aste di ottone, ferro, alluminio, palline di plastica, plastilina, cronometro, becco bunsen
Le modalità in cui il calore si trasmette nei solidi è diversa rispetto ad un fluido (liquido o aeriforme) e rispetto al vuoto. In particolare nei solidi prevale la conduzione.
PROCEDIMENTO: Su ogni asta metallica abbiamo disposto ad intervalli regolari 4 palline di plastica attaccate all'asta con della plastilina. Successivamente abbiamo messo il becco bunsen al punto d'incontro delle tre aste e abbiamo aspettato cronometrando che ogni pallina cadesse dall'asta. Ecco i tempi di caduta di ogni pallina.
Per concludere: la conducibilità termica nell'alluminio è maggiore rispetto all'ottone e rispetto al ferro, che, fra i materiali esaminati, possiede la conducibilità più bassa.
Lega di rame e zinco, fu la più importante delle nuove leghe dell’età classica. Con l’aggiunta di zinco al rame si ottengono leghe progressivamente più resistenti, più dure e meno
malleabili del rame puro, fino a che il contenuto di zinco non raggiunga circa il 40 per cento. In questo campo sono comprese le varietà più utili d'ottone, la cui caratteristica generale è costituita dalla vasta gamma di proprietà,che si possono ottenere non soltanto con la variazione della composizione ma anche con la lavorazione a freddo.
Sebbene sembri attendibile che l’ottone sia stato scoperto nel primo millennio a.C. , risulta tuttavia che né i metallurghi dell’età classica, né quelli del Medioevo furono in grado di preparare lo zinco metallico, che, infatti, fu ottenuto soltanto net sedicesimo secolo d. C.
II più antico riferimento all’ottone è costituito probabilmente da un’iscrizione dell’ottavo secolo a.C.
che si trova nel palazzo del re assiro Sargon II (722-705 a.C.) a Khorsabad. In essa si menziona il rinvenimento di porte di legno rivestite con una lamiera di” bronzo bianco” proveniente da Musasir, regione montuosa ad ovest del Tigri. è certo che i Persiani usarono l’ottone dal quinto secolo a.C.in poi, e Dario (521-486 a.C.) possedeva “un calice che sembrava d’oro ma che emanava uno sgradevole odore.”
Grafometro in ottone, manifattura francese della metà dell’800, antico strumento usato per la misurazione degli angoli orizzontali da 0° a 180° con il metodo delle triangolazioni, utilizzato per la rilevazione di punti sia in mare che sulla terraferma. Ottimo stato perfettamente funzionante. Misure cm 19x9,5.
E’ costituito da un semicerchio graduato orizzontale e da due alidade con mire, una fissa e l’altra mobile, il cui zero corrisponde alla prora della nave; in marina veniva utilizzato per traguardare il punto di cui si voleva prendere il rilevamento polare; la contemporanea lettura sulla bussola del valore della prora della nave permetteva di avere il rilevamento vero da tracciare poi sulla carta nautica.
come l'ottone ha contribuito nel progresso scientifico ?
Grafometro in ottone, manifattura francese della metà dell’800, antico strumento usato per la misurazione degli angoli orizzontali da 0° a 180° con il metodo delle triangolazioni, utilizzato per la rilevazione di punti sia in mare che sulla terraferma. Ottimo stato perfettamente funzionante. Misure cm 19x9,5.
E’ costituito da un semicerchio graduato orizzontale e da due alidade con mire, una fissa e l’altra mobile, il cui zero corrisponde alla prora della nave; in marina veniva utilizzato per traguardare il punto di cui si voleva prendere il rilevamento polare; la contemporanea lettura sulla bussola del valore della prora della nave permetteva di avere il rilevamento vero da tracciare poi sulla carta nautica.
Strumento dei primi decenni del secolo XIX.
È firmato "Utzschneider und Fraunhofer in Benedictbeurn".
Joseph Fraunhofer visse dal 1787 al 1826.
Rifrattore di circa 1100 mm di focale e di circa 80 mm di apertura.
Cannocchiale in ottone verniciato di nero, con montatura altoazimutale su treppiede mobile. Non ha scale graduate, né meccanismi di regolazione fine. L’ottica è conservata in una cassetta.
Il tubo è lungo 1125 mm oltre all’oculare scorrevole.
Il treppiede è alto circa 600 mm, la distanza dei piedi dal centro è di circa 280 mm.
Il buono di carico n. 32 del 12.12.1920 gli attribuisce il valore di Lire 280.
Ha un vecchio numero di inventario: 83.
Numero di inventario: 36.
Materiale: ottone, vetro.
Cassetta con l’ottica:
Cassetta di legno porta ottica. Contiene un obiettivo (doppietto acromatico), quattro oculari di diversa focale, un diaframma e un filtro solare.
Il buono di carico n. 44, non datato, gli attribuisce il valore di Lire 1800.
Ha un vecchio numero di inventario: 517.
Numero di inventario: 37.
Materiale: ottone, vetro, legno.
Joseph Fraunhofer visse dal 1787 al 1826.
Rifrattore di circa 1100 mm di focale e di circa 80 mm di apertura.
Cannocchiale in ottone verniciato di nero, con montatura altoazimutale su treppiede mobile. Non ha scale graduate, né meccanismi di regolazione fine. L’ottica è conservata in una cassetta.
Il tubo è lungo 1125 mm oltre all’oculare scorrevole.
Il treppiede è alto circa 600 mm, la distanza dei piedi dal centro è di circa 280 mm.
Il buono di carico n. 32 del 12.12.1920 gli attribuisce il valore di Lire 280.
Ha un vecchio numero di inventario: 83.
Numero di inventario: 36.
Materiale: ottone, vetro.
Cassetta con l’ottica:
Cassetta di legno porta ottica. Contiene un obiettivo (doppietto acromatico), quattro oculari di diversa focale, un diaframma e un filtro solare.
Il buono di carico n. 44, non datato, gli attribuisce il valore di Lire 1800.
Ha un vecchio numero di inventario: 517.
Numero di inventario: 37.
Materiale: ottone, vetro, legno.
Rara bussola magnetica da rilevamento nautico, da tasca in ottone, firmata Gruchon & Emons Berne del 1918 realizzata per U.S Engineer Corpr ed in uso agli ufficiali durante la prima Guerra Mondiale. Si tratta di una bussola di piccole dimensioni, diametro cm 5,3- inch 2.1 altezza cm 1,8, inch 0,6; tipicamente usata nella navigazione a vela da diporto, quindi su imbarcazioni meno soggette a deviazione magnetica. Inoltre può essere tenuta in mano e quindi lontano dai campi magnetici. E’ dotata di un sistema di mira con traguardo e di una rosa goniometrica a otto venti in modo da rendere possibile la misurazione dell’angolo tra la linea di mira e il nord indicato dall’ago magnetico. Completa di blocco dell’ago. Ottimo stato.
USO DELL'OTTONE NEGLI ESPERIMENTI
1° esperimento
TITOLO: La dilatazione lineare
SCOPO: Verificare che un corpo sviluppato in lunghezza che riceve calore aumenta la propria lunghezza, e che materiali diversi che ricevono la stessa quantità di calore si dilatano in modo differente.
MATERIALI: scala graduata con ago, cronometro, becco bunsen, aste di ottone, ferro e alluminio.
PROCEDIMENTO: Abbiamo riscaldato per un minuto esatto le tre aste di metalli differenti, collegate ad un ago, in modo tale che, allungandosi, provocavano la rotazione dell'ago. L'ago era sufficientemente lungo da permetterci di visualizzare chiaramente l'allungamento, che, altrimenti, sarebbe stato difficile da quantificare.
1) con l'asta di alluminio l'ago si sposta in senso orario di 6 tacche.
2) con l'asta di ottone l'ago si sposta di 5 tacche.
3) con l'asta di ferro l'ago si sposta 2,5 tacche.
Questo significa che l'alluminio rispetto all'ottone e al ferro ha un maggiore coefficiente di dilatazione lineare.
2° Esperimento
SCOPO: Valutare la velocità di propagazione del calore (conducibilità termica) attraverso tre corpi solidi differenti
MATERIALE: aste di ottone, ferro, alluminio, palline di plastica, plastilina, cronometro, becco bunsen
Le modalità in cui il calore si trasmette nei solidi è diversa rispetto ad un fluido (liquido o aeriforme) e rispetto al vuoto. In particolare nei solidi prevale la conduzione.
PROCEDIMENTO: Su ogni asta metallica abbiamo disposto ad intervalli regolari 4 palline di plastica attaccate all'asta con della plastilina. Successivamente abbiamo messo il becco bunsen al punto d'incontro delle tre aste e abbiamo aspettato cronometrando che ogni pallina cadesse dall'asta. Ecco i tempi di caduta di ogni pallina.
Per concludere: la conducibilità termica nell'alluminio è maggiore rispetto all'ottone e rispetto al ferro, che, fra i materiali esaminati, possiede la conducibilità più bassa.
venerdì 21 ottobre 2016
..Cerchiamo il colore nella musica...
STEP 5
OTTONI
Il termine collettivo Ottoni in ambito musicale indica il complesso di quegli strumenti a fiato che comprendono:
Trombe, Corni, Tromboni, Tube, Flicorni, Cornetti e Serpenti.
Una definizione più precisa di ottone potrebbe essere: strumento musicale in cui il suono è prodotto dalla vibrazione delle labbra del musicista appoggiate ad un bocchino collegato ad un tubo cavo, in cui la vibrazione risuona.
vediamone qualche esempio..
Nell'ambito della musica classica :
Colori scelti per il Concerto brandeburghese n. 2 in Fa maggiore di Bach, Allegro assai
(brano in tonalità maggiore, veloce):
Numerose ricerche di università americane hanno dimostrato sperimentalmente,facendo indagini dirette su cerchie di persone, come le canzoni classiche vivaci e allegre richiamassero la mente ai colori chiari (soprattutto rosso e giallo splendente)....
Nell'ambito della musica ROCK
Luna di rame e d'ottone, Luf
Luna di rame e d’ottone
che vegli sul mondo che va
luna di lana e cartone
questa notte non finirà
luna che incarti la terra
fino alla prossima guerra
spegni la palla di fuoco
gioca con me questo gioco
Luna di rame e d’ottone
se cresci dai l’onda al mare
luna di lana e cartone
senza mai farti bagnare
lava le lacrime a Dio
per un peccato anche mio
leva i chiodi alla croce
di chi non ha più una voce
Luna ridente
luna tagliente
lun lunatica
luna serafica
luna di mirra e d'incenso
luna dal profumo denso
lun silente
luna crescente
luna di casa
luna di strada
luna soffitto dei poveri stanchi
luna strumento dei naviganti
luna che oro ha i rubato ai briganti
luna moneta dei santi
luna ridente
luna tagliente
lun lunatica
luna serafica
luna di mirra e d'incenso
luna dal profumo denso
lun silente
luna crescente
luna di casa
luna di strada
Luna che porti fortuna
fammi trovare un tesoro
dietro alla prossima duna
non voglio né sabbia né oro
dacci due etti di pace
dacci due chili d’amore
dacci due litri di brividi
riempi il mio cuore di lividi
luna di rame e d’ottone
luna col cane e il bastone
dacci le cose che vuoi
ma resta per sempre con noi
Nell'ambito della musica POP
Lay, Lady, Lay, scritta da Bob Dylan e inserita nel suo album del 1969Nashville Skyline.
Il testo e la traduzione di Lay, Lady Lay (Stenditi, Signora (cara), Stenditi)
Lay, lady, lay, lay across my big brass bed
(stenditi, cara, stenditi sul mio grande letto di ottone)
Lay, lady, lay, lay across my big brass bed
(stenditi, cara, stenditi sul mio grande letto di ottone)
Whatever colors you have in your mind
(qualsiasi colore tu abbia in mente)
I’ll show them to you and you’ll see them shine
(io te lo mostrerò e tu lo vedrai brillare)
Lay, lady, lay, lay across my big brass bed
(stenditi, cara, stenditi sul mio grande letto di ottone)
Stay, lady, stay, stay with your man awhile
(resta, cara, resta, resta col tuo uomo ancora un po’)
Until the break of day, let me see you make him smile
(fino alla fine del giorno, fammi vedere che lo fai sorridere)
His clothes are dirty but his hands are clean
(i suoi vestiti sono sporchi ma le sue mani sono pulite)
And you’re the best thing that he’s ever seen
(e tu sei la cosa migliore che lui abbia mai visto)
Stay, lady, stay, stay with your man awhile
(resta, cara, resta, resta col tuo uomo ancora un po’)
Why wait any longer for the world to begin
(perchè aspettare ancora per l’inizio del mondo)
You can have your cake and eat it too*
(Puoi avere tutto ciò che vuoi*)
Why wait any longer for the one you love
(perchè attendere ancora per la persona che ami)
When he’s standing in front of you
(quando lui è in piedi di fronte a te)
Lay, lady, lay, lay across my big brass bed
(stenditi, cara, stenditi sul mio grande letto di ottone)
Stay, lady, stay, stay while the night is still ahead
(rimani, cara, rimani mentre la notte è ancora lontana)
I long to see you in the morning light
(ho voglia di vederti alla luce del mattino)
I long to reach for you in the night
(ho voglia di raggiungerti nella notte)
Stay, lady, stay, stay while the night is still ahead
(rimani, cara, rimani mentre la notte è ancora lontana)
* You can have your cake and eat it too è un modo di dire inglese che letteralmente andrebbe tradotto Puoi avere la botte piena e la moglie ubriacama nel caso della canzone mi sembrava poco poetico e ho preferito tradurlo inPuoi avere tutto ciò che vuoi
BOB DYLAN
mercoledì 19 ottobre 2016
Uno sguardo nel passato
L'importanza del Colore nel mondo antico
(poichè è molto difficile ritrovare il colore antico, tra i popoli antichi, faccio riferimento al color oro,giallo)
dove?
Iwen
Gli antichi Egizi consideravano il colore di un oggetto parte integrante della sua natura o del suo essere.
La parola Iwen veniva usata per significare il concetto di colore, ma poteva anche indicare l'aspetto esteriore, la natura, l'essenza, il carattere o persino la disposizione.
Osiride
Anche per gli antichi Egizi come in diverse civiltà, il giallo è un colore indice di preziosità e associato al divino. Rappresentava l'oro e la carne degli dei. Solitamente venivano dipinte in giallo le divinità femminili.
...i colori molto usati dal popolo egizio (compare l'ottone antico)...
La barca solare, viaggio verso l’oltretomba
La barca solare è un elemento simbolico della mitologia egizia, collegata al ciclo giornaliero del Sole, che, per gli antichi Egizi, è paragonabile al ciclo della vita e della morte. Imbarcandosi per il viaggio verso un nuovo mondo, le loro anime vivranno per sempre con la benedizione di Ra, il dio del sole.
Ogni mattina il sole sorge a Oriente, cresce allo zenit, viaggia verso ovest e poi scompare nel Duat, la terra dei morti.
Ra effettua questo viaggio a bordo di una barca, Mandyet (barca al mattino), che ovviamente non è un elemento secondario in un fiume come il Nilo che è il mezzo principale di comunicazione e fonte di cibo.
Un’altra barca, Mesektet, lo porta nel suo viaggio sotterraneo, dal tramonto fino alla nuova alba.
Il culto funerario è stato segnato da questo mito e parte del suo rituale era quello di far attraversare al defunto il fiume Nilo in barche simili a quelli di Ra.
Una delle barche più popolari di Cheope è un’imbarcazione che è stata sepolta in una fossa a Giza, ai piedi della Grande Piramide, nel 2500 a.C.
Si stima che sia stata costruita per Cheope, ed è stata scoperta nel 1954, in perfette condizioni da Kamal el-Mallakh. Alcuni segni nel legno di cedro indicano che è stata usata in acqua, nonostante il suo carattere cerimoniale, rafforzando l’ipotesi che abbia trasportato il corpo imbalsamato del faraone di Giza.
In totale, cinque fosse di “barca solare” sono state scoperte nei pressi della Grande Piramide di Cheope, e altre cinque vicino a Chefren . Una delle barche è stata ricostruita con tutti i loro attrezzi, remi, corde e cabina ed è esposta, dal 1982, nel museo che si trova a sud di Cheope.
https://it.wikipedia.org/wiki/Barca_solare_(Egitto)
dove?
La storia di Danae e Giove:
il mito della pioggia d'oro
L'oro coincide con il simbolo di sacro, sostanza stessa degli dèi, delle virtù soprannaturali (specialmente in Zeus per i Greci); è il materiale per eccellenza dedicato all'ambito sacro per via della sua "incorruttibilità", ovvero immutabilità in colore, lucentezza e resistenza, ed è per questo che la maggior parte delle statue erano in bronzo, legno o pietra e venivano poi rivestite interamente o parzialmente in lamine d'oro
Argo, era governata da Acrisio che aveva una sola figlia Danae, bellissima ma che non poteva succedergli al trono.
il mito della pioggia d'oro
Acrisio andò dunque a consultare un oracolo che gli rispose che Danae gli avrebbe dato un nipote maschio, il quale sarebbe diventato un grande eroe, ma che sarebbe stato causa della sua morte e avrebbe poi regnato al suo posto.
Per impedire il compimento della profezia, Acrisio fece costruire una prigione sotterranea in una delle torri della città con mura di bronzo, dove fece rinchiudere Danae.
La sfortunata Danae, fra le mura di bronzo, era controllata da sentinelle armate che avevano il compito di non far passare nessun uomo.
Ma Giove (Zeus) per penetrare nel sotterraneo e fare che la profezia (volere degli dei) si avverasse, si trasformò in pioggia d'oro che, durante un temporale piovve sulla torre e penetrò sotto terra, attraversando le pareti di bronzo, inzuppò di sé Danae addormentata, fecondandola.
Quando nacque Perseo, il figlio di Danae, Acrisio, capì che gli era nato un nipote, perse la testa dal terrore e, rinchiuse Danae e il figlio in una cassa, li fece buttare in mare per liberarsi di loro e cambiare il destino.
Per volere di Giove la cassa rimase a galla e si arenò sulla sponda dell'isola di Serìfo, una delle Cicladi, di cui era re Polidette.
Il fratello del re, mentre era a pesca, trovò la cassa ed i due naufraghi e li portò al palazzo di Polidette che li accolse benignamente...
Danae riceve Zeus sotto forma di pioggia d'oro. cratere beotico, anonimo, 450-425 a.C. Museo del Louvre, Parigi
http://follelfo.it/storie_fiabe_miti_e_leggende/perseo/danae.html
Mito: Giasone e il vello d'oro
Giasone era ancora un bambino quando il padre Esone, re di Iolco in Tessaglia venne privato del trono del fratello Pelia. La madre lo affidò al saggio centauro Chirone, creatura metà uomo e metà cavallo.
Divenuto adulto si presentò un giorno da Pelia per reclamare il trono che gli spettava. Lo zio affidò una missione pericolosa dalla quale era sicuro che Giasone non sarebbe tornato: la conquista del vello d’oro, il manto di un ariete sacro a Zeus che si trovava nella Colchide, appeso a una quercia sacra vegliato da un drago. Giasone, accompagnato da una cinquantina di eroi, gli Argonauti tra cui Eracle (Ercole) e Teseo partì sulla nave Argo e dovette affrontare terribili pericoli.
Dopo molte avventure gli Argonauti giunsero sulle sponde orientali del mar Nero dove Giasone per ordine di Efete, re della Colchide dovette affrontare due tori che sputavano fiamme, arare un campo, seminarvi dei denti di drago da cui nacquero feroci guerrieri armati che sconfisse con l’aiuto della maga Medea innamoratisi di lui a prima vista. Dopo che Medea ebbe addormentato con un canto soporifero il drago posto a guardia della quercia sacra, Giasone poté finalmente rapire il vello d’oro.
dove?
In Palestina, dove agli Ebrei non era consentito di rappresentare l'Eterno con le immagini, l'oro era impiegato in ogni parte della costruzione e dell'arredo sacro per indicare la sovranità dell'eterno sulla Terra. L'oro domina negli ordini stessi che il Signore impartì a Mosè per la costruzione dell'arca della Testimonianza,collocata all'interno della tenda di riunione e protetta da un velo:
..infine..il mito di Iris...
Iris o Iride, la divina messaggera, era la figlia di Taumante, una divinità marina, e di Elettra, (lo zampillare dell’acqua) una ninfa oceanina, figlia del titano Oceano. Iris era una giovane dai piedi veloci come il vento e portava gli ordini celesti, in particolare quelli di Zeus e di Era, agli altri dèi od agli uomini. Scendeva sulla terra per portare i suoi messaggi camminando sull’arcobaleno, che segnava il suo percorso.
Secondo la mitologia, era dotata di piedi veloci e di grandi ali era una messaggera degli dei. La sua funzione era rappresentata dall'arcobaleno, di cui era la personificazione, il sentiero che percorreva andando dal cielo alla terra.
Iconografia: Viene raffigurata alata, con calzari alati, con un manto scintillante di vari colori e le vesti smosse dal vento.
venerdì 14 ottobre 2016
La codifica del colore Ottone Antico
STEP 3
Qual è la carta d'identità del colore ?
- RGB è un modello di colori le cui specifiche sono state descritte nel 1931 dalla CIE
- CMYK è la sigla di Cyan, Magenta, Yellow, Key black; è un modello di colore detto anche di quattricromia
- Hue Saturation Brightness (HSB), in inglese "tonalità, saturazione e luminosità", indica sia un metodo additivo di composizione dei colori, sia un modo per rappresentarli in un sistema digitale
Nome Esadecimale RGB CMYK HSV
Ottone Antico #CC9966 204 153 102 0 25 50 20 30 50 80
R= red C=cyan HSV=hue saturation brightness
G=green M=magenta
B=blue Y=yellow
K= key black
l'ottone antico corrisponde =729
l'ottone antico corrisponde =RAL 1002
l'ottone antico corrisponde =A196 Sun dial
l'ottone corrisponde principalmente =039/3
:http://encycolorpedia.it/cc9966#pantone_pms
il colore ottone è molto simile al Guesthouse 117
il colore ottone corrisponde =301 – Buff
lunedì 10 ottobre 2016
Around the world...
STEP 2
Alcune parole possibili per indicare la parola
Alcune parole possibili per indicare la parola
OTTONE:
- Antique brass, /otˈtone/ /anˈtiko/ (inglese)
- Antikmessing, /brɑːs/ /ænˈtiːk (tedesco)
- Latón antiguo, (spagnolo)
- Laiton antique (francese)
- αντίκες ορείχαλκο, antíkes oreíchalko (greco)
- アンティーク真鍮 , Antīku shinchū (giappone)
- античная латунь, antichnaya latun' (russo)
- النحاس العتيقة, alnnahas aleatiqa (arabo)
- Antique aere, (latino)
- αντίκες ορείχαλκο , antíkes oreíchalko (greco)
tutti i significati dell'ottone...
STEP 1
Alla parola ottone [ot-tó-ne] s.m., possiamo associare due significati ben opposti:
nell'ambito musicale:
nell'ambito chimico:
lampada aladino piccola con cerniera cm.13x7
BAROCCO Orologio in ottone da tavolo da mensola per trittico funzionante stile
https://it.wikipedia.org/wiki/Ottone_(lega)
giovedì 6 ottobre 2016
What is your favourite colour ?
How colours can persuade us ?
Have you ever thought what you like it dipends on its colour?
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